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Alfredo Di Stefano

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view post Posted on 2/8/2008, 22:40
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Alfredo Di Stéfano (Barracas, 4 luglio 1926) è un ex calciatore argentino, di origini italiane ed irlandesi, da molti esperti ritenuto il migliore calciatore di tutti i tempi. In carriera ha vestito la maglia di tre nazionali diverse: Argentina, Colombia e, infine, Spagna.
Autorevoli correnti di pensiero (tra cui l'esperto giornalista Rino Tommasi) lo giudicano il miglior giocatore della storia del calcio, superiore persino a Pelé, Cruijff e Maradona. Occupa la 6° posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer.

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Carriera

Figlio di immigrati italiani, a soli 15 anni entrò nella rosa della seconda squadra del River Plate, per approdare l'anno successivo in prima squadra dove si affiancò ad altri nomi straordinari che fecero il grande River degli anni Quaranta.
Passato al Millonarios (Colombia) nel 1949, contribuì con i suoi 157 gol in 182 partite a farne la più grande squadra della storia della Colombia, vincendo quattro campionati in cinque anni.
Ma è al Real Madrid che la stella di Alfredo Di Stefano conobbe il suo maggior splendore: bastano i numeri a descriverlo, 8 campionati spagnoli, 5 Coppe dei Campioni (in cui andò sempre a segno nelle rispettive finali, unico nella storia a riuscirci), una Coppa Intercontinentale e tantissimi riconoscimenti a livello mondiale tra cui spiccano due Palloni d'Oro.
Il suo passaggio al Real Madrid, avvenuto nel 1953, fu controverso: destinato al Barcellona, che lo aveva ormai acquistato, passò invece alle Merengues a causa dell'intervento del generale Francisco Franco, che decise che il giocatore avrebbe dovuto dividere la sua carriera tra le due squadre, giocando una stagione a Barcellona ed una a Madrid; i blaugrana, indignati, lasciarono allora il giocatore al club della capitale.
Nel 1964 si trasferì all'Espanyol dove giocò fino al 1966 e chiuse la sua carriera all'età di 40 anni.
Attualmente è presidente onorario del Real Madrid.

Di Stéfano durante la sua carriera ha giocato per tre nazionali diverse: 6 partite con l'Argentina, 4 con la Colombia e, infine, 31 con la Spagna senza riuscire però mai a disputare una partita della fase finale della Coppa del Mondo.
Nel 1947, a soli 21 anni debuttò con la maglia della nazionale argentina, con la quale vinse la Coppa America segnando ben 6 gol.
Nel 1950 l'Argentina si rifiutò di partecipare alla Coppa del Mondo, così Di Stéfano perse la sua prima chance di giocarla.
Durante gli anni in cui giocò in Colombia grazie alle sue ottime prestazioni fu convocato dalla nazionale colombiana benché già convocato da quella argentina ma, a causa dei pochi impegni della sua nuova nazionale, Di Stéfano giocò solo 4 partite.
Nel 1956 diventò cittadino spagnolo e finalmente si qualificò con la Spagna per i Mondiali del 1962. Ma purtroppo un infortunio muscolare gli impedì di disputare anche solo una partita. Si ritirerà dopo questa manifestazione.

Palmarès
* Campionato argentino: 2 (River Plate: 1945, 1947)
* Campionato colombiano: 3 (Millonarios: 1949, 1951, 1952)
* Coppa di Colombia: 1 (Millonarios: 1953)
* Campionato spagnolo: 8 (Real Madrid: 1953/1954, 1954/1955, 1956/1957, 1957/1958, 1960/1961, 1961/1962, 1962/1963, 1963/1964)
* Coppa del Re: 1 (Real Madrid: 1961/1962)
* Coppa Latina: 2 (Real Madrid: 1955, 1957)
* Coppa dei Campioni: 5 (Real Madrid: 1955/1956, 1956/1957, 1957/1958, 1958/1959, 1959/1960)
* Coppa Intercontinentale: 1 (Real Madrid: 1960)
* Coppa America: 1 (Argentina: 1947)

Individuale
* Pichichi: 5 (1953/1954, 1955/1956, 1956/1957, 1957/1958, 1958/1959)
* Pallone d'Oro: 2 (1957, 1959)


Carriera

Club professionistici
1943-1945 River Plate 1 (0)
1946-1947 Huracán 25 (10)
1947-1949 River Plate 65 (49)
1949-1953 Millonarios 102 (88)
1953-1964 Real Madrid 282 (218)
1964-1966 Espanyol 21 (9)
1943-1966 521 (377)
Nazionale
1947 Argentina 6 (6)
1949 Colombia 4 (0)
1957-1961 Spagna 31 (23)

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Alfredo Di Stefano è considerato da molti il più grande calciatore di tutti i tempi. Malgrado i sostenitori di Pelè si scandalizzino di fronte a simili affermazioni, i milioni di spettatori, che ebbero modo di vedere all'opera questo talento straordinario negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta, quando egli dominò il calcio europeo, saranno certamente d'accordo.
La grandezza di Di Stefano non è legata solo alle vittorie del Real Madrid in cinque finali consecutive di Coppa dei Campioni, nè alla straordinaria carriera internazionale, ma anche al fatto che nessun altro ha mai unito così efficacemente tecnica individuale e capacità di organizzare e condurre il gioco di tutta la squadra.
Oggi Di Stefano è un ricco e anziano signore che deve la sua agiatezza al calcio. Nato a Barracas, un misero quartiere alla periferia di Buenos Aires, la futura stella cominciò a tirare calci al pallone per la strada, davanti alla fattoria dove abitava. Qui egli acquisì quella resistenza che negli anni successivi sarebbe diventata leggendaria in tutto il mondo.
Il nonno di Di Stefano era emigrato in Argentina da Capri. Suo padre aveva giocato per la squadra più importante di Buenos Aires, il River Plate, ma aveva bruscamente interrotto la carriera quando era stato introdotto il professionismo. Per Di Stefano senior il calcio era un passatempo, non un mezzo per guadagnarsi da vivere, perciò non fu particolarmente contento quando i suoi figli Alfredo e Tullio, ancora adolescenti, intrapresero le loro carriere con le squadre locali. Alla fine si rassegnò e Alfredo - detto "El Aleman", il tedesco, per i suoi capelli biondi - esordì nel River Plate il 18 agosto 1944, nel ruolo di ala destra.

L'eroe di Di Stefano era stato il centravanti paraguiano dell'Independiente, Arsenio Erico. Anche Di Stefano voleva diventare centravanti, e cominciò a farsi le ossa nel ruolo quando fu prestato all'Huracan, quindi ritornò al River Plate al posto del fortissimo Adolfo Pedernera, entrando a far parte di quell'attacco soprannominato la "maquina" (la macchina) per la spietata durezza con cui sbaragliava le difese avversarie.
Alfredo Di Stefano ebbe presto modo di mostrare la sua abilità di attaccante anche con la maglia della nazionale argentina, contribuendo alla vittoria nella Coppa America del 1947.
Nel 1949 i calciatori argentini entrarono in sciopero per una complicata questione di compensi e vennero espulsi dalle rispettive società, che completarono le squadre con giocatori dilettanti. I migliori professionisti furono chiamati a esibirsi nel campionato "pirata" che era stato organizzato in Colombia, al di fuori della giurisdizione della Fifa.
Di Stefano era la star delle star e giocava per i Millonarios di Bogotà, il cosiddetto "balletto blu". Quando la Colombia fu reintegrata nella Fifa, i Millonarios fecero un'ultima tournée mondiale durante la quale Di Stefano fu notato dal Real Madrid in occasione di una partita disputata per celebrare il cinquantesimo anniversario della squadra.

La società madrilena si accordò con i Millonarios e in questo modo escluse dalla trattativa il rivale Barcellona, che aveva firmato un accordo con la vecchia squadra di Di Stefano, il River Plate. Un tribunale spagnolo risolse salomonicamente la diatriba, decretando che l'attaccante avrebbe dovuto giocare una stagione con il Real e una col Barcellona ma, dopo una stagione sotto tono, i catalani, disinteressati, vendettero la loro parte al Madrid. Quattro giorni dopo, Di Stefano segnava una tripletta in una partita vinta 5-0 proprio contro il Barcellona! Era nata una leggenda.
Il Real Madrid vinse il campionato spagnolo nelle prime due stagioni con Di Stefano e la Coppa dei Campioni nelle successive cinque. Egli segnò in tutte le finali di Coppa dei Campioni, realizzando tra l'altro una tripletta contro l'Eintracht di Francoforte nel 1960, nel corso di quella che viene considerata una delle partite più spettacolari di tutti i tempi.
Alfredo Di Stefano era la personificazione del "calciatore totale". Un momento difendeva la propria area di rigore, subito dopo organizzava il centrocampo, quello dopo ancora segnava dal limite dell'area avversaria. A tale proposito Miguel Munoz, per lungo tempo suo compagno di squadra e più tardi allenatore del Real Madrid, una volta disse: "La grandezza di Di Stefano era che, avendo lui in squadra, si avevano due giocatori per ogni ruolo".




Edited by ikebanacka - 3/8/2008, 00:23
 
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